#articoloflash – CIVILTA’ MINOICA: IL MAGNIFICO PALAZZO DI CNOSSO E LA SOFISTICATA AKROTIRI

CATEGORIA: #ARTICOLOFLASH / ANTICHI SITI ARCHEOLOGICII MISTERI DELL’ANTICA GRECIA

IL PALAZZO DI CNOSSO

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Uno dei più significativi centri della sofisticata civiltà minoica fu Cnosso, ovvero il più importante sito archeologico dell’età del bronzo di Creta, in Grecia.
Cnosso, in antichità era uno splendido e gigantesco palazzo, che costituiva il centro politico, religioso ed economico dell’impero marittimo minoico, inoltre era legato ad antichi miti della Grecia classica, come la storia del famoso labirinto costruito da Dedalo per volere del leggendario re Minosse, all’interno della quale viveva il mostruoso Minotauro sconfitto dall’eroe Teseo. Questo luogo era abitato già dal neolitico, ma fu intorno al 2000 a.C. che divenne un florido centro della civiltà minoica, e proprio in quel periodo storico iniziò la costruzione del maestoso palazzo. Il fatto che esso inizialmente era privo di mura difensive, fa presupporre che all’epoca la civiltà minoica di Creta viveva un periodo di benessere e tranquillità, lontana dai saccheggi e assedi da parte di predoni stranieri, ed è proprio in questo periodo che gli abitanti di Cnosso iniziarono ad avere rapporti economici e commerciali con la civiltà egizia, dalla quale appresero inoltre diverse nozioni artistiche, e gli affreschi rinvenuti a Cnosso, realizzati con le tradizionali tecniche adottate dagli egiziani, confermano lo scambio culturale fra gli abitanti di Creta e quelli del Nilo.

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Tutto sembrava andare per il meglio, ma un cataclisma avvenuto verso il 1700 a.C., con ogni probabilità un terremoto provocato dall’eruzione del vulcano di Thera, (oggi Santorini), distrusse praticamente tutti i palazzi  sorti sell’isola, incluso quello di Cnosso. Successivamente il palazzo venne ricostruito, ma nel 1450 a.C. fu nuovamente devastato, ma non da un’altra minaccia ti tipo naturale, bensì dai micenei, una popolazione proveniente dal Peloponneso che intorno al 1600 a.C. avevano già fondato la città di Micene. Con queste incursioni da parte dei micenei, il palazzo di Cnosso decadde completamente, ma parallelamente, molti cretesi, come artisti ma soprattutto gli artigiani, vennero trasferiti a Micene per via della loro alta conoscenza nel campo dell’orificeria. Il leggendario palazzo, nel suo massimo splendore aveva una superficie di 22.000 metri quadri, era composto di più piani e aveva una pianta decisamente molto complessa ed intricata. Poteva ospitare l’incredibile cifra di 12.000 persone e conteneva circa 1.300 stanze, compresi gli alloggi del re, della regina e dei funzionari dell’amministrazione. Il palazzo di Cnosso sorgeva in pratica intorno ad un cortile col pavimento in terra battuta, dove, si esibivano spesso ginnasti che volteggiavano sui tori, l’animale più sacro per i cretesi, e diversi reperti archeologici suggeriscono che a Creta si praticasse anche cannibalismo durante alcune particolari cerimonie.

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Alcuni suggeriscono che fu proprio il sistema “labirintico” dello stesso palazzo, il cannibalismo da parte degli stessi cretesi e l’esibizione di ginnasti che sfidavano la morte volteggiando sui tori ad ispirare la leggendaria storia del labirinto e il Minotauro.

AKROTIRI

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Un altro sito archeologico appartenuto un tempo alla fiorente civiltà minoica è Akrotiri, un’antica città portuale risalente all’età del bronzo, situata a sud dell’antica isola di Thera (Santorini). Come i palazzi di Creta, anche questa sofisticata città del passato subì le cause dell’eruzione vulcanica di Santorini avvenuta intorno al 1700 a.C. Ma in quell’occasione, Akrotiri venne seppellita sotto metri e metri di cenere, e proprio grazie a quest che per certi versi le consentirono di rimanere intatta.  Le sue rovine, tornarono alla luce solo nel 1967, grazie agli scavi voluti dall’archeologo Spyridon Marinatos, per corroborare l’ipotesi secondo cui l’antica civiltà minoica di Creta, fosse stata distrutta proprio dall’esplosione vulcanica di Thera. Come accennato pocanzi, a causa del deposito delle ceneri vulcaniche sulla città, si sono conservati edifici, affreschi e ceramiche, motivo per cui viene anche chiamata la “Pompei dell’Egeo”.

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Fino ad ora, sono stati riportati alla luce 40 edifici, alcuni dei quali sono edificati addirittura a tre piani, con bagni e acqua corrente, ma la cosa più incredibile, è che le abitazioni di Akrotiri furono costruite con un impressionante sistema fognario, un genere di architettura che sarebbe apparsa in Grecia solo un millennio più tardi.

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Per la peculiarità di queste antiche città progredite, e la distruzione delle stesse a causa di una potente eruzione vulcanica, diversi studiosi di varie epoche interpretarono l’isola di Thera (Santorini) come la leggendaria Atlantide descritta da Platone.  In effetti, molte delle caratteristiche di Atlantide, fornite dal filosofo greco, si ritrovano presso le magnifiche città della cultura monoica…

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