#articoloflash – LE LINEE DI SAJAMA

CATEGORIA: #ARTICOLOFLASH / AMERICA PRECOLOMBIANA / GEOGLIFI

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Parlando di antiche linee tracciate nel terreno, a molti verranno subito in mente le più famose, ossia quelle di Nazca, in Perù, ma forse non tutti sanno che nell’ovest della Bolivia, sulla Cordigliera occidentale delle Ande, una misteriosa civiltà indigena, circa 3.000 anni fa, cominciò a tracciare nel terreno quelle che diventeranno le più lunghe e complesse linee al mondo, e senza dubbio le più enigmatiche. Questo immenso reticolato di tracciati, costeggiati qua e là da suggestivi santuari chiamati huacas, e dai chullpas, ossia piccoli cimiteri, sono conosciuti come “Linee di Sajama”, e si estendono nello spettacolare paesaggio che circonda l’omonimo vulcano.

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La loro totale lunghezza è incredibilmente stimata attorno ai 16.000 chilometri, circa 3 volte la larghezza degli Stati Uniti d’America, e coprono una vasta area di 22.525 chilometri quadrati, ben 15 volte superiore a quella di Nazca, così immensa che l’intero “progetto” potrebbero essere considerato la più grande opera artistica del mondo. Le decine di migliaia di linee, considerate da alcuni studiosi degli antichi sentieri di pellegrinaggi sacri, realizzate nel terreno dopo aver spostano le piante e i materiali presenti lungo il percorso da tracciare, corrono rettilinee per svariati chilometri e in molti casi, non si interrompono nemmeno in presenza di lagune, fiumi e rilievi montuosi. Come sia stato possibile realizzarle con tale precisione, se consideriamo la topografia ostile e gli innumerevoli ostacoli naturali, è un vero mistero. Inoltre, stranamente su questi antichi tracciati non crescono mai le piante, un fatto davvero molto curioso…

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Linee di Sajama

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